venerdì 15 aprile 2022
giovedì 11 febbraio 2021
I simboli nell'arte: colori (seconda parte)
Come per il precedente video, per la visione a tutto schermo, consiglio di vederlo da Youtube, la qualità è decisamente migliore.
Per forza di cose, ho dovuto semplificare molto i concetti riguardanti i significati dei vari colori: soprattutto per quanto riguarda il colore VERDE, la storia è molto più complessa di come l'ho presentata.
Per chi volesse approfondire, consiglio due libri: "Il piccolo libro dei colori" di Pastoreau e Simonnet, che ha completamente stravolto il mio modo di pensare i colori, e "Cromorama" di Riccardo Falcinelli, un autore fantastico che (ahimè meschina) ho scoperto solo da poco. Il suo libro è molto più corposo ma vale assolutamente la pena di leggerlo.
Per quanto riguarda i miei video, una curiosità: ho utilizzato dei brani di musica classica per accompagnare le immagini e li ho scelti con molta cura. Alcuni sono coperti da copyright, perciò questi video non sono monetizzabili su YouTube (e poco male, perché io non ho mai usato il mio canale per monetizzare e se vi compare della pubblicità, tutto il guadagno è di YouTube e non mio), ma la cosa più curiosa è che alcuni di essi sono stati bloccati in alcuni Paesi, tra cui Cuba, Siria, Iran e Nord Corea per via dei brani che ho utilizzato.
Evidentemente in tali Paesi le norme sul copyright sono molto più stringenti rispetto a tutto il resto del mondo.
Ho comunque scelto di non modificare la "colonna sonora" in quanto penso che l'abbinamento delle ARTI crei un tipo di bellezza completamente diverso da quello espresso singolarmente da musica e pittura, ma anche perché sono convinta che Internet debba essere un mezzo di divulgazione di cultura e che tale divulgazione debba essere per quanto possibile GRATUITA. Questa ossessione del copyright sta facendo scadere di molto la qualità dei materiali didattici e di conseguenza i gusti dei nostri ragazzi si stanno impoverendo in maniera preoccupante.
Io alle elementari avevo un libro di lettura con immagini di quadri di Picasso e di altri artisti contemporanei. Oggi i bambini hanno libri illustrati per lo più da banali pupazzetti colorati.
E poi c'è Internet.
Ultimamente il web ci propina sempre più contenuti commerciali e, assieme ad essi, è diventato un vero e proprio ricettacolo di ogni tipo di "sporcizia" umana. Dalla semplice maleducazione fino al vero e proprio odio, passando per tutte le sfumature dei peggiori sentimenti che le persone riescono ad esprimere. Eppure gli esseri umani sono capaci anche di altro!
Per questo sto cercando di condividere questi materiali che creo per aiutarmi nel mio lavoro: i video, le schede, i disegni e le lezioni di storia dell'arte.
All'inizio mettevo tutto online per averlo più facilmente a portata di mano quando andavo a scuola, senza dovermi portare dietro chiavette e CD-ROM, ma poi ho anche pensato che se le mie lezioni potevano essere utili a qualcun altro, perché no? In fin dei conti io non creo dal nulla: non faccio altro che prendere, selezionare, modificare e riconfezionare, ripensando i contenuti per dei fruitori di età compresa tra gli 11 e i 14 anni. Perciò è giusto che ciò che prendo dal web ritorni nel web e che sia rimesso in circolo, per dare spunti, suscitare curiosità, far emergere nuove idee. La cultura non è altro che questo; solo con lo scambio reciproco si può progredire.
In conclusione: spero vi piaccia anche questo secondo video.
Ne manca ancora uno, l'ultimo, che spero di riuscire a preparare nel giro di 15/20 giorni.
Buona visione!
giovedì 28 gennaio 2021
I simboli nell'arte: colori (prima parte)
Per la visione a tutto schermo, consiglio di vederlo da Youtube, la qualità è decisamente migliore.
Spero vi piaccia questo mio ultimo lavoro, al quale seguiranno altre due parti.
Buona visione!
mercoledì 25 novembre 2020
Analisi dell'opera: Les demoiselles d'Avignon di Pablo Picasso
Titolo: Les Demoiselles d'Avignon
Lo spazio della tela è occupato da cinque figure intere femminili nude. La prima a sinistra, di profilo, ha una posa rigida, simile alle statue egizie e ai korùoi greci.
(Polymedes di Argo, Kléobis, 600 a.C. circa) |
Seguono altre due figure frontali, rappresentate con la tipica posa delle Veneri, più volte ripresa da diversi artisti, dal Rinascimento in poi.
(Goya, Maja Desnuda, 1790-1800 circa) |
COME (analisi)
• Il quadro è caratterizzato da uno schema geometrico quadrangolare, con un impianto asimmetrico. La linea compositiva è la diagonale che parte dalla mano posta in alto a sinistra e arriva alla gamba della donna accovacciata in basso a destra.
• Le altre linee del quadro sono organizzate con un andamento prevalentemente verticale nella parte sinistra del quadro, e frastagliato nella parte destra.
• La luce è irreale: le limitate zone scure dipinte sulle figure non sono ombre, ma segni per sottolineare la deformazione, isolando i corpi dallo sfondo e facendoli risaltare.
• C’è un certo contrasto tra i colori delle figure femminili, più caldi, e quelli dello sfondo, in prevalenza freddi. Le tonalità delle figure vanno dal rosa al giallo ocra passando per diverse sfumature, mentre lo sfondo tocca le tonalità dell’azzurro e del grigio e in alcune zone è marrone.
• I corpi sono molto stilizzati e spigolosi, il giro vita è esageratamente sottile rispetto alle spalle e ai fianchi, che al contrario sono larghi.
• Lo sfondo si frantuma in tante schegge appuntite, incastrate tra le figure appiattite sullo stesso piano; manca il senso di profondità.
PERCHÉ (funzione dell’opera)
Quest’opera traccia una netta linea di confine nella carriera artistica di Pablo Picasso, e testimonia il suo distacco dall’arte accademica, ormai superata e svuotata di significato. Attraverso numerosi schizzi preparatori e lo studio dell’arte africana, l’artista giunge alla creazione di un nuovo modo di esprimersi.
Lezioni pratiche di... lettering!
Ho sempre amato il mondo del lettering. Credo che disegnare a mano le lettere dell'alfabeto sia un esercizio meraviglioso per migliorare la manualità e per capire le regole dell'armonia tra le proporzioni.
Così, ho inventato questo esercizio per i ragazzi di terza media: può sembrare difficile, all'inizio, ma non lo è poi tanto, perché gli alfabeti da copiare sono stampati (e ricopiati) su carta a quadretti, quindi con precisi punti di riferimento, e sono suddivisi per tipologie e livelli di difficoltà; ad ogni alunno assegno una serie di caratteri adeguata alle sue capacità (quest'anno ho individuato 5 diversi tipi di caratteri per 5 livelli di difficoltà).