martedì 15 luglio 2014

Lezioni pratiche di storia dell'arte: Wiligelmo, Storie della Genesi

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Wiligelmo, Storie della Genesi, (primo pannello), 1099 circa, facciata del Duomo, Modena

Insegnare la storia dell'arte alle scuole medie non è tanto facile: gli alunni dagli 11 ai 14 anni attraversano una fase di passaggio in cui l'apprendimento, da pratico (come è impostato alle scuole elementari) si fa più teorico.
Si tratta di un passaggio delicato, e i tempi di maturazione non sono uguali per tutti. 
Per questo motivo io prediligo le "lezioni pratiche" di storia dell'arte, in cui abbino degli elaborati, dei disegni, o delle esercitazioni comunque di tipo manuale, agli argomenti teorici. 
In questo modo le nozioni rimangono meglio ancorate alla memoria degli alunni.

Per spiegare la scultura medioevale in seconda media (ok, ok, adesso si chiama Scuola Secondaria di Primo Grado, ma mi sta così antipatico questo nome lungo e pretenzioso! e poi mi capite tutti meglio se la chiamo Scuola Media, anche i non addetti ai lavori, giusto?) ho scelto "Le Storie della Genesi" di Wiligelmo, e ho sintetizzato e semplificato al massimo le spiegazioni che ho trovato su Wikipedia (cliccando sul link potete appunto leggere la pagina dedicata a questo argomento) e su alcuni libri di testo. 

In più, le ho abbinate ai grafici che mi sono disegnata da sola, perchè spesso le foto che si trovano sui libri sono scure, piccole, e di non chiara lettura.

WILIGELMO - STORIE DELLA GENESI

Nelle chiese romaniche i capitelli delle colonne e il portale d’accesso sono spesso riccamente decorati con sculture raffiguranti scene religiose o animali simbolici.
Le sculture preparavano il fedele a quanto avrebbe ascoltato in chiesa: per questo le figure dovevano essere semplici e facilmente comprensibili ad un pubblico in gran parte analfabeta.
Sulla facciata del duomo di Modena, ad esempio, spiccano le sculture di Wiligelmo, che narrano le storie della Genesi, il primo libro della Bibbia.
Le “Storie della Genesi” di Wiligelmo sono quattro pannelli contenenti dei bassorilievi, situati sulla facciata del Duomo di Modena. 
Essi raffigurano delle scene in sequenza: il primo pannello raffigura la creazione dell'uomo, della donna e il peccato originale. 

schema del pannello 1

Il secondo raffigura la cacciata dal Paradiso Terrestre: Dio rimprovera Adamo ed Eva, che esprimono la loro vergogna e disperazione portandosi la mano al volto. Adamo ed Eva vengono cacciati da un angelo con la spada sguainata.
L’ultima scena mostra i Progenitori costretti al faticoso lavoro nei campi. 
Wiligelmo, Storie della Genesi, (secondo pannello), 1099 circa, facciata del Duomo, Modena

schema del pannello 2

Nel terzo bassorilievo sono rappresentati il sacrificio di Caino e Abele, l’uccisione di Abele e il rimprovero divino. Caino offre i doni all'ara del Signore, che guarda solo Abele. Caino uccide Abele con una tremenda bastonata. Caino viene rimproverato da Dio che solleva su di lui la mano nel gesto di condanna e maledizione. 

Wiligelmo, Storie della Genesi, (terzo pannello), 1099 circa, facciata del Duomo, Modena
schema del pannello 3

Nell’ultimo pannello sono rappresentati:  l’uccisione di Caino, l'arca del diluvio con Noè e la moglie affacciati, uscita di Noè e dei figli dall'arca. La vicenda del cieco Lamech che uccide Caino con una freccia alla gola, scambiandolo per un animale non è narrata nella Bibbia, ma appartiene alle storie della tradizione ebraica.

Wiligelmo, Storie della Genesi, (quarto pannello), 1099 circa, facciata del Duomo, Modena

schema del pannello 4

I personaggi sono rappresentati con uno stile a prima vista rozzo ed infantile: le proporzioni ad esempio non sono rispettate, mancano i dettagli, i visi si assomigliano tutti.
In realtà questo rende le figure più espressive: la testa e le mani sono grandi rispetto al resto del corpo perché attraverso la gestualità e le espressioni del viso si possa cogliere immediatamente il significato della scena.

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Ho abbinato diverse attività pratiche a questa lezione: il primo elaborato che mi è venuto in mente di proporre è stato quello delle vignette in sequenza in "stile Wiligelmo". 
Si trattava di scrivere un brevissimo racconto e di illustrarlo con almeno tre vignette in sequenza, simulando un bassorilievo medievale.
Per rendere l'idea di cosa intendessi con "stile Wiligelmo" ho realizzato questo esempio. La tecnica utilizzata per le vignette è matita/ pastelli. I bordi neri sono invece colorati a tempera.

Mara Bagatella - rielaborazione dell'opera di Wiligelmo - tecnica mista

 Questo invece è un esempio di elaborato realizzato da un mio allievo:


sequenza in stile Wiligelmo da "Il Gobbo di Notre-Dame"- lavoro di Riccardo C. classe II D a.s. 2012/13

La scelta di illustrare "Il Gobbo di Notre-Dame" è stata dovuta alla collaborazione con una delle mie colleghe di lettere, che stava preparando uno spettacolo teatrale su questo tema. 
I disegni dei ragazzi sono serviti a creare alcuni video proiettati durante la rappresentazione.
Lo stesso esercizio può essere realizzato a partire da esperienze della vita quotidiana, o da brevi storie inventate.
Osservando i miei allievi durante lo svolgimento di questo tipo di esercizio, ho potuto constatare che le abilità messe in campo sono molteplici, e non è così scontato che tutti riescano.
Infatti, il concetto di "sequenza", inteso come serie di immagini aventi una concatenazione logica e temporale (causa/ effetto, prima/dopo), non è così intuitivo come potrebbe sembrare, e anche quando i ragazzi sanno cosa sia, non è detto che concretamente riescano a realizzarne una che abbia davvero efficacia sul piano narrativo.
Non si tratta soltanto di essere "bravi a disegnare" ma di saper "raccontare attraverso immagini". La prima è un'abilità, mentre la seconda è una competenza.

Durante l'anno scolastico 2013/14, ho utilizzato l'opera di Wiligelmo anche come argomento di un lavoro di gruppo. Ne parlerò in un prossimo post.



 

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