lunedì 14 luglio 2014

Picasso, Guernica (1937)

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Non amo particolarmente Picasso, ma Guernica è una di quelle opere che non possono lasciare indifferenti. Non per niente è stata censurata sia in Italia che in Germania durante i rispettivi regimi dittatoriali. A quel tempo, non se ne potevano pubblicare le riproduzioni, segno che l’arte, quando dice la verità, è un’arma potente e temuta.



Ai miei allievi faccio fare l’analisi di quest’opera da anni, è uno degli argomenti d’esame che chiedo di più. Nel 2010, dopo aver corretto le verifiche di storia dell’arte, ho estrapolato alcune delle descrizioni fatte dai ragazzi.
Ho deciso di pubblicarle così come sono, errori compresi, per dare un esempio di come dei normalissimi ragazzi di 14 anni siano riusciti a comprendere il messaggio di questo quadro così famoso.

- Prima descrizione (confusa... ma coerente con l'immagine descritta!)


Nel quadro di Pablo Picasso “Guernica”, il pittore rappresenta vari personaggi; partendo da sinistra a destra si notano distintamente il toro e il suo didietro e sotto di esso una figura incomprensibile di una donna che piange per la morte del suo bambino nel grembo, ucciso dal toro, poi più a destra un uccello e degli uomini accasciati a terra dal dolore poi affianco ad essi il cavallo con sopra una specie di sole con accanto una lampada a olio che sbuca fuori da una finestra di una casa e a terra il braccio di un uomo morto che impugna una spada spezzata accanto a essa vi è un fiore. Un uomo più a destra in piedi con una gamba e l’altra ferita e deformata cammina verso la luce mentre affianco a lui un altro uomo che urla dalla disperazione perché gli sta bruciando la casa e non si capisce se lui si trovi dentro oppure fuori dall’abitazione.

Mirko III A 2010
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- Seconda descrizione (versione splatter!)


Tutti i personaggi hanno la bocca aperta come per urlare dal dolore e disperazione e tutte le figure sono deformate. C’è un toro che sembra attaccare la gente e lui non è ferito come gli altri al contrario del cavallo con lame e spade attaccato e pugnalato, e dolorante di tutte le ferite subite; bracci staccati gente sgozzata; un lampadario insolito con i bordi seghettati e con una luce fiacca stanca; un braccio staccato con una spada spezzata come se fossero stati sconfitti e un piccolo fiore di speranza ma molto piccolo quasi che sta per svanire poi gente che vuole salvarsi ma che non servirà a niente; un uomo cerca di uscire da casa sua con una torcia perché la casa va a fuoco chiedendo aiuto ma senza riuscita; poi un uomo che va all’inferno sprofondando in una fossa urlando di dolore per le gambe spezzate.

Nora III D 2010
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- Terza descrizione (il precisino della classe…)


A sinistra troviamo il toro e lì vicino c’è anche una madre che si dispera perché ha in braccio il figlio morto. Troviamo poi un uccello che vola e più a destra il cavallo. Sopra di esso c’è il lampadario. Sotto al cavallo troviamo un braccio con una spada spezzata e vicino un fiore. Più a destra c’è un personaggio che allunga il braccio e con in mano una lampada a petroli. Sotto c’è una persona ferita alla gamba e che quindi è costretta a trascinarla. Troviamo inoltre un’altra donna che scappa gridando disperata. Nella scena il cavallo viene ferito e la città distrutta. Nel quadro c’è confusione come quella che c’è durante il bombardamento a una città. Contemporaneamente il quadro mostra quel che succede dentro a una casa che viene distrutta e fuori nelle strade.
La figura è stata divisa in tre parti, la centrale è il doppio delle laterali; [l’opera] ha una composizione piramidale che parte dalla lampada a petrolio e finisce vicino agli angoli in basso. L’autore utilizza solo i neri, grigi e bianchi perché danno l’idea della tristezza che porta la guerra. Quest’opera ricorda il bombardamento della città di Guernica e Picasso voleva denunciare l’orrore e la tristezza che porta la guerra.

Riccardo III C 2010
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Se non riuscite a vedere tutte le figure descritte, non vi preoccupate, non è colpa vostra… il problema è che è difficile trovare una buona riproduzione del quadro, che in realtà è alto tre metri e mezzo e largo più di sette metri e mezzo (per la precisione 349,3x776,6 cm).
Per questo motivo ai miei alunni ho fornito questo schema fatto da me, in cui ho ricalcato solo i contorni delle figure, escludendo le campiture di colore.
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Tuttavia per capire bene la struttura compositiva occorre aver presente almeno le zone chiare e quelle scure del quadro (anche se non si vedono bene le sfumature, non importa), perché solo così si riesce a cogliere lo schema piramidale dell’opera (lo schema piramidale, con cui martello i miei allievi fin dalla seconda media, è una struttura compositiva tipica del Rinascimento).
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Se si osserva bene, negli angoli in basso, a destra e a sinistra, Picasso colloca due forme chiare, una mano e un piede, che formano la base di un triangolo, il cui vertice è formato dal lampadario in alto, a forma di occhio. Questo schema è utilizzato per mettere in risalto il personaggio più importante dell’opera, il cavallo (che è anche la figura che occupa lo spazio maggiore nel quadro).
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Picasso utilizza diversi trucchi compositivi per accentrare l’attenzione dello spettatore su questa figura, nell’apparente caos delle figure dipinte, che si compenetrano l’una con l’altra, secondo uno stile pittorico tipicamente cubista.
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Un esercizio molto utile che faccio fare ai miei alunni, è quello di far loro colorare lo schema dell’opera con un colore diverso per ogni figura presente, ad esempio il cavallo di verde, il toro di rosso, eccetera. 
In questo modo essi scoprono che non è facile per niente trovare i confini delle diverse figure. 
Sperimento questo esercizio da anni, è un buon metodo per far “entrare” i ragazzi nel quadro e far loro memorizzare le diverse forme. Attraverso questo esercizio pratico, tutti si sentono coinvolti, sia i più bravi (che all'inizio lo prendono sottogamba credendo sia una stupidaggine, e poi si rendono conto che non lo è per niente) sia i meno bravi, che si sentono rassicurati perchè devono "soltanto" colorare. 
Ingrandendo lo schema in formato A3, ho utilizzato questo esercizio anche con ragazzi con diversi gradi di disabilità, sempre con buoni risultati.
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Gli schemi compositivi dell'opera di Pablo Picasso, Guernica, sono di Mara Bagatella
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